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Breve intervista a Matteo Arnone, osteopata

Matteo è un osteopata che lavora presso alcuni studi privati polispecialistici nella città di Roma (quartiere Trieste/africano) e a domicilio.

Mi fa piacere presentare questo giovane specialista, con il quale ho stretto una recente collaborazione e che ritengo un professionista serio e affidabile.

Ho posto a Matteo alcune domande che spero possano incuriosire e stimolare la riflessione.

Buona lettura!

immagine di Geralt
Ciao, Matteo e benvenuto nel mio sito. In base alla tua esperienza, ci sono delle problematiche ricorrenti per le quali le persone chiedono il trattamento osteopatico?

La maggior parte dei pazienti consulta l’osteopata per problemi di natura muscolare o articolare, ma, in realtà, l’osteopatia ottiene ottimi risultati anche su disturbi e squilibri diversi, compresi stress e ansia.
Ottimi risultati si ottengono con l’osteopatia in caso di problemi cervicali, sciatalgie, lombalgie o nevralgie, artrosi, dolori in seguito a traumi e cefalee, ed è inoltre utile per disturbi di stomaco e intestino, ginecologici o urinari.
A livello psicologico l’osteopatia si utilizza per ridurre l’ansia, la depressione e l’insonnia, ma anche la stanchezza cronica o le vertigini.
Appasionatomi anche a tutto ciò che concerne il mondo osteopatico, mi occupo inoltre di osteopatia pediatrica e delle donne in gravidanza, offrendo loro un aiuto per la preparazione al parto e nel recupero post-partum, prendendomi quindi cura in visita anche dei più piccini, in cui nei primi mesi di vita l’osteopatia può dare un sostegno essenziale per il loro sviluppo, rimuovendo lo stato di tensione accumulato durante la vita intrauterina e nell’espulsione del parto. Intervenendo così sui dismorfismi cranici come plagiocefalee, torcicollo miogeno e coliche, aiutandoli così a superare meglio le loro tappe evolutive.

Matteo al lavoro
Nello svolgere la tua professione, ti interfacci con persone che ti portano uno stato di malessere prevalentemente corporeo, se non sbaglio. Volevo sapere quanto, a tuo parere, la psiche influisca sui disturbi\sulle questioni per le quali le persone vengono in consulenza.

Con il passare del tempo le ricerche scientifiche stanno sempre di più dimostrando come mente e corpo sono strettamente collegate tra loro.
A tal proposito cito uno dei principi cardini dell’osteopatia che è: “l’essere umano è dotato di corpo, mente e spirito… “.

illustrazione di geralt

Quando ci si rivolge ad un professionista che si occupa di salute, quest’ultimo deve sempre tenere in mente che il paziente che porta una sua difficoltà corporea sta portando con sé una sua emozione connessa con un malessere psicofisico.
Sappiamo bene come ci siano risposte neurologiche, cerebrali e che un dolore può portare a reagire con tutti i meccanismi neuroendocrini ed emozionali.
Come a volte anche un lutto o uno stato di forte stress porta ad una reazione fisiologica neurovegetativa come, ad esempio, un aumento di cortisolo, una frequenza cardiaca alta, etc.. L’osteopata può quindi andare a ristabilire un corretto funzionamento del sistema neurovegetativo tra i due sistemi che regolano questi sistemi che sono l’ortosimpatico e il parasimpatico.

Sempre Matteo al lavoro con un bambino!
Per quali tipologie di disagi è preferibilmente indicato il trattamento osteopatico e per quali invece non è consigliato oppure può essere nocivo?

In primo luogo il paziente dovrebbe aver prima consultato il suo medico, il quale valuterà il sintomo eseguendo un esame obiettivo ed eventualmente un esame strumentale. Dopo aver capito che non ci siano problematiche che vanno affrontate con urgenza, potrà recarsi dall’osteopata per una prima visita, dove in primo luogo si farà una anamnesi conoscitiva del caso clinico, ed in secondo luogo l’osteopata valuterà il tipo di trattamento adeguato.
Il trattamento osteopatico può tuttavia essere nocivo se non vengono utilizzate le giuste accortezze, come ad esempio la scelta delle tecniche da utilizzare o il non riuscire ad inquadrare la disfunzione somatica che è l’aspetto specifico dell’osteopatia.
È inoltre sconsigliata su tutti quei dolori che sono da pronto soccorso, come emorragie, fratture, interventi chirurgici d’urgenza, tumori e lesioni.

foto di markusspiske
Secondo te, salvo casi nei quali l’osteopatia non è consigliata o non è praticabile, tutti avremmo bisogno di ricorre a cicli di osteopatia?

Possiamo paragonare il nostro corpo umano ad una complessa macchina perfetta: per farla funzionare nel migliore dei modi andrebbe fatto un controllo di tanto in tanto. Generalmente, se il paziente è stato già trattato e abbiamo terminato il ciclo di sedute, personalmente consiglio di tornare ogni 3\6 mesi per mantenere lo stato di salute che abbiamo raggiunto ed evitare che il nostro stato infiammatorio e i nostri pattern ritornino a peggiorare e far ricomparire il dolore.

Mi farebbe piacere sapere cosa pensi e come potresti descrivere, dal tuo personale punto di osservazione, il rapporto che intercorre tra mente e corpo.

Un altro aspetto molto importante da tenere presente è il rapporto mente-corpo, fondamentale per stabilire una connessione di benessere psicofisico duraturo nel tempo. Molto spesso, infatti, alcuni disturbi o malattie psicosomatiche, sorgono in risposta a situazioni di disagio o di stress, derivanti da emozioni negative che tengono il corpo in continua tensione.
Il nostro corpo, pertanto, reprime tutto quello che proviamo e ad un certo punto “butta tutto fuori”, come una valvola di sfogo: stati d’animo negativi, a volte anche repressi, diventano dei sintomi, dei disturbi fisici, degenerando in vere e proprie patologie.
Tuttavia, così come questo legame ha una valenza diagnostica e negativa, ne ha anche una terapeutica e positiva: infatti, uno stato emotivo spiacevole può essere l’origine di una malattia fisica, ma allo stesso modo l’insorgere di uno stato emotivo positivo può portare alla guarigione.
Spesso si tende a ricorrere a soluzioni “palliative” per mettere subito a tacere il disagio, senza conoscere il nostro corpo e la nostra mente; conoscere da dove viene un dolore, capire perché sorge, aiuterebbe a migliorare la nostra vita.
Ogni giorno dovremmo svegliarci, respirare e ricordarci che per prima cosa dobbiamo stare bene noi, per farlo bisognerebbe quindi raggiungere uno stato di consapevolezza mentale e corporea, a cui sopraggiungerà conseguentemente uno stato di benessere olistico efficace.

Per contattare Matteo, potete chiamarlo al +39 380 643 4269.

illustrazione di burgent

Articolo della dott.ssa Giorgia Aloisio, psicologa e psicoterapeuta (Roma).
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Per consulenze, psicoterapie o domande, mi potete contattare al 3280194286.

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